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Dichiarazione dei redditi e modello 730/2023: guida completa

Se hai bisogno di fare la dichiarazione dei redditi, saprai sicuramente che vanno compilati dei documenti specifici. Ecco tutte le nuove istruzioni per la compilazione del modello 730/2023!

5' di lettura

Anche quest’anno è arrivato il momento della dichiarazione dei redditi e, come sempre, ci saranno due strade percorribili: la compilazione del modello 730/2023 per i dipendenti e i pensionati, e la compilazione del Modello Redditi Persone Fisiche per i freelance e lavoratori autonomi. 

Con le nuove leggi in vigore e le nuove normative, entrambi i modelli presentano alcune novità da non farsi sfuggire.

In questa guida vedremo nel dettaglio come funziona la dichiarazione dei redditi e come compilare il modello 730/2023, con un’attenzione particolare alle nuove regole da seguire. Cominciamo! 

Modello 730/2023 e Modello Redditi Persone Fisiche: cosa sono?

Al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, è possibile compilare due modelli a seconda della propria posizione:

  • il Modello 730/2023;
  • il Modello Redditi Persone Fisiche (conosciuto anche come PF).

Chi ha percepito redditi nel 2022 dovrà quindi compilare uno dei suddetti documenti. 

Nello specifico, il modello 730/2023 è il documento che qualsiasi lavoratore dipendente (anche Cassa Integrazione e Mobilità) o pensionato è tenuto a compilare in vista della dichiarazione dei redditi. 

Dall’altro lato, il modello Redditi Persone Fisiche è riservato ai lavoratori autonomi con partita IVA, ma anche a:

  • lavoratori con redditi derivanti da produzione di agroenergie che superano i limiti dettati dal decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66;
  • lavoratori che hanno percepito redditi d’impresa;
  • lavoratori autonomi con redditi le cui imposte si applicano all’art. 50 del Tuir;
  • lavoratori con redditi “diversi”, ovvero quelli non compresi nel quadro D-D4 e D5;
  • individui con redditi e plusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate o non qualificate, o con redditi da titoli negoziati in mercati non regolamentati;
  • individui con redditi derivanti dalle cosiddette da trust.

Questo modello andrà inviato in via telematica entro il 30 novembre, mentre può essere consegnato in formato cartaceo tra il 2 maggio e il 30 giugno, secondo le specifiche dell’Agenzia delle Entrate.

Il modello 730/2023 deve invece essere presentato entro il 30 settembre direttamente all’Agenzia delle entrate o al CAF, o comunque ad un professionista che eroga il servizio. 

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I principali cambiamenti nella dichiarazione dei redditi 2023

Con il modello 730/2023 per la dichiarazione dei redditi di quest’anno sono state introdotte alcune novità. 

Queste andranno a riferirsi, ovviamente, a tutti i redditi percepiti nel 2022, ma potrebbero avere effetti importanti anche per gli anni a venire.

Ecco una lista delle novità introdotte:

  • modifica scaglioni di reddito e aliquote: quest’anno le aliquote IRPEF applicabili ai redditi da €15.000 a €50.000 sono state ridotte, mentre è stato ampliato lo scaglione di reddito con aliquota al 43%;
  • modifica al trattamento integrativo: il trattamento integrativo viene riconosciuto anche a coloro con un reddito compreso tra €15.001 e €28.000, a patto che la somma di alcune detrazioni sia superiore all’imposta lorda;
  • rimodulazione detrazioni lavoro dipendente: la massima  detrazione per redditi lavoro dipendente, pari a €1.880, sarà disponibile anche per coloro che hanno un reddito fino a €15.000, mentre viene aumentata di €65 per redditi tra €25.001 e €35.000;
  • rimodulazione detrazioni redditi pensione: il limite reddituale per fruire della massima detrazione per redditi da pensione, pari a €1.955, viene innalzato a €8.500;
  • detrazione canone di locazione: per chi ha meno di 31 anni e un reddito inferiore a €15.493,71, è disponibile una detrazione pari al 20% del canone di locazione, fino ad un massimo di €2.000.

A ciò si aggiungono anche le possibili detrazioni riguardanti le spese per il Superbonus, per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per il Bonus mobili.

Dichiarazione dei redditi 2023: modalità di presentazione e calendario delle scadenze

La dichiarazione dei redditi può essere consegnata in forma telematica (online, autonomamente o tramite intermediario abilitato) o cartacea (Modelli Redditi).

Ecco una lista riassuntiva delle scadenze previste: 

  • dal 2 maggio al 30 giugno: finestra temporale per la presentazione del Modello Redditi in forma cartacea presso gli uffici postali;
  • 30 settembre: scadenza per l’invio della dichiarazione 730 precompilata o ordinaria;
  • 30 novembre: scadenza per l’invio del Modello Redditi per via telematica.

In merito alla dichiarazione dei redditi precompilata, o 730 precompilato, questo documento viene preparato dall’Agenzia delle Entrate, e al suo interno sono già presenti dati utili come redditi, versamenti e ritenute subite durante l’anno. 

Il contribuente può visualizzare la sua dichiarazione precompilata per verificare se i dati inseriti sono corretti, modificarli se necessario e inviarla online sul portale dell’Agenzia delle Entrate.

Cosa succede se non rispetto le scadenze?

Nel caso in cui non si rispettino le scadenze per la dichiarazione dei redditi, viene applicata una sanzione amministrativa che varia in base alle diverse casistiche. 

Secondo, la Circolare n. 5/E/2002, infatti, “l’importo della sanzione è determinato in percentuale sulla base della differenza tra l’importo dovuto e accertato dall’Agenzia delle Entrate e l’importo dichiarato dal contribuente”.

Nello specifico, la sanzione per omessa dichiarazione può andare da un minimo del 120% ad un massimo del 240%, percentuali calcolate sul totale delle imposte dovute, con un importo minimo di €250,00, che aumentano di ⅓ per i redditi esteri. 

Tuttavia, nel caso di dichiarazione tardiva, ovvero consegnata entro 90 giorni dalla scadenza, è prevista una sanzione fissa di €250. 

Dichiarazione dei redditi e modello 730/2023: casi di esonero

Anche se la maggior parte dei cittadini è tenuta a presentare la dichiarazione dei redditi, è previsto l’esonero per i seguenti individui: 

  • cittadini con reddito proveniente da abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati;
  • coloro che sono stati detentori solo di reddito da lavoro dipendente o pensione;
  • possessori di solo reddito da lavoro dipendente o pensione più l’abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati (al di fuori del comune di residenza);
  • possessori di soli redditi da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto, eccettuate le collaborazioni di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale per società e associazioni sportive dilettantistiche;
  • possessori di sole rendite erogate dall’Inail per invalidità permanente o per morte, borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate corrisposte ai militari di leva e indennità, comprese le indennità di accompagnamento.

Inoltre, sono esentati i contribuenti che non rientrano nei limiti di reddito, ovvero coloro che possiedono:

  • solo reddito da lavoro dipendente o assimilato più altre tipologie di reddito, per un totale uguale o inferiore ad €8.176;
  • solo reddito da pensione più altre tipologie di reddito, per un totale uguale o inferiore ad €8.500;
  • solo reddito da pensione più terreni ed abitazione principale e sue pertinenze, con un reddito da pensione inferiore a €7.500 e quello dei terreni uguale o inferiore a €185,92.

Per una panoramica completa sui casi di esclusione dalla dichiarazione, puoi consultare le istruzioni per la compilazione del 730/2023.

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